Nel mondo della motion graphic, ci sono progetti che segnano un punto di svolta. La nuova sequenza dei titoli di Severance – serie Apple TV+ vincitrice di un Emmy – è uno di questi. Dietro a questa opera visiva intensa e surreale c’è Oliver Latta, in arte Extraweg, artista berlinese noto per le sue animazioni 3D che uniscono bellezza e inquietudine. Con un background insolito (ex fisioterapista, laureato in design alla Bauhaus University), Latta ha sviluppato uno stile unico, riconoscibile e potente.
Dopo il successo travolgente della prima stagione, Latta è stato nuovamente chiamato per reinventare la sigla della seconda stagione, una sfida che ha affrontato insieme a Ben Stiller, regista e produttore della serie. Il risultato? Una sequenza che si spinge ancora più a fondo nel subconscio del protagonista Mark S., restituendo in chiave visiva la sua frammentata identità interiore e le tensioni latenti della narrazione.
Un viaggio visivo tra architetture mentali e simboli nascosti
La nuova intro si presenta come un’esperienza più oscura, più surreale e profondamente simbolica. Ogni elemento, dall’architettura della mente di Mark ai simboli disseminati nella sequenza, è stato costruito con estrema cura per legarsi alla trama principale e alle sue sottotrame. Nulla è lasciato al caso: le animazioni anticipano, spesso in modo sottile, i colpi di scena della stagione.
Severance Season 2 – Intro Title Sequence / BEHIND THE TITLES / MAKING OF
Come spiega lo stesso Latta, la sequenza riflette le memorie spezzate, le ansie e il desiderio di riappropriarsi della propria identità. È un lavoro che va oltre la semplice estetica: racconta una storia, stimola una riflessione, e amplifica l’impatto emotivo della serie.
Il dietro le quinte: 9 mesi di lavoro e una pipeline solida
Realizzata in 4K HDR, la sequenza è il frutto di circa 8-9 mesi di lavoro intermittente. Il team ha utilizzato una combinazione di software tra i più apprezzati nel settore:
- Houdini per le simulazioni e gli effetti più complessi
- Cinema 4D per modellazione e animazione
- ZBrush per i dettagli organici
- Substance 3D Painter per texturing realistici
- After Effects per il compositing finale
La direzione artistica, il concept e tutta l’esecuzione sono stati curati da Oliver Latta stesso, con il supporto di un team internazionale di artisti, tra cui Daniel Büttner, Kristina Nedeljkovic, Ignas Blažys e altri.
Un progetto di questo tipo non è solo una prova tecnica: è un esercizio di collaborazione creativa. Ogni elemento visivo è stato sviluppato in stretto dialogo con il team di produzione della serie, per garantire che ogni fotogramma rispecchiasse il tono emotivo e narrativo dell’universo di Severance e della misteriosa Lumon Industries.
La motion graphic fatta bene!
Quando l’arte incontra il mainstream
Il lavoro di Latta è un esempio perfetto di come l’arte digitale possa incontrare il mondo delle grandi produzioni e mantenere la propria forza espressiva.
Le sue animazioni ci mettono a disagio, ci attraggono e ci fanno pensare. È questo il potere della motion graphic fatta bene: non solo decorare, ma raccontare, provocare, lasciare un segno.
Cosa possiamo imparare come motion designer
Se sei un motion designer – alle prime armi o già con esperienza – il lavoro di Oliver Latta su Severance è una vera masterclass di:
- Storytelling visivo: ogni scelta stilistica è al servizio della narrazione
- Simbologia e design concettuale: i simboli funzionano perché sono coerenti con l’universo della serie
- Pipeline avanzata: un flusso di lavoro che integra i migliori strumenti sul mercato
- Collaborazione creativa: l’allineamento con il team di produzione è fondamentale nei progetti ad alto impatto
In un’epoca in cui contenuti visivi si consumano a velocità record, Latta ci ricorda che l’animazione può (e deve) essere un’esperienza. Un viaggio emozionale, tecnico e artistico che parla il linguaggio del futuro.