Per decenni, il nome Technicolor, e la sua potente sussidiaria MPC (Moving Picture Company), hanno evocato immagini di magia cinematografica. Erano gli artisti invisibili che dipingevano draghi dando loro vita, che creavano paesaggi urbani futuristici e che animavano amati personaggi. MPC, in particolare, si ergeva come un titano, uno studio di riferimento per i più grandi blockbuster di Hollywood.
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