Ecco come delle protesi stampate in 3D possono aiutare i bambini del Sudan

Nei post passati abbiamo parlato delle potenzialità della stampa 3D. Ora, la società “Not Impossible Labs”, che si dedica alla tecnologia per il bene dell’umanità, ha trasformato in realtà il sogno di tantissimi bambini Sudanesi che hanno perso gli arti durante le guerre che hanno dilaniato il Sudan, stampando protesi 3D a basso costo.

Il progetto è nato dalla mente di Mick Ebeling, fondatore di “Not Impossible”, società famosa per aver realizzato gli “EyeWriter”, ossia occhiali eye tracking realizzati con un software open source per aiutare un artista di graffiti paralizzato a disegnare e comunicare utilizzando gli occhi.


Ecco a voi il futuro della stampa 3D: “Project Daniel” di Ebeling.

Project Daniel, il progetto della società, nacque nel 2012 quando Ebeling lesse la storia di Daniel Omar, un bambino Sudanese di 14 anni che aveva perso entrambe le mani per colpa di una bomba.

E’ per questo che Ebeling, decise di mettere su un team in grado di realizzare a basso costo, delle protesi 3D stampate su stampanti 3D Consumer-grade. E’ per questo che sono entrati a far parte del team l’inventore del Robohand, uno neuroscienziato del MIT e una società di stampa 3D californiana, supportati da Intel e da una società di ingegneria denominata Precipart.
Stampa-3D-protesi
Le protesi sono poco costose (circa 100$) e possono essere stampate in circa 6 ore. Daniel ha ricevuto il braccio sinistro a Novembre e poco dopo Ebeling ha istituito un laboratorio di stampa 3D in un ospedale vicino. Da allora, molti altri hanno ricevuto protesi e uno sforzo in più potrebbe aiutare migliaia di bambini.


Per saperne di più visitate la pagina: http://www.businessinsider.com/how-a-100-3d-printed-arm-is-saving-the-children-of-sudan-2014-1#ixzz2qkfrPfP3




 

 

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